Rekao si da ne treba da je pustim. I da ne pokušavam da je zadržim. Jer u ljubavi nema napuštanja, niti potrebe da je zadržimo. Ljubav voli slobodu. Onu koja povezuje. I pleše jednako dobro s povezom na očima. Strancem. U daljini. Kroz maglu. Na prstima. Tajno. Negde „izmedju senke i duše“, Pabla Nerude. Dok otkucava poslednji minut u satu.
Dok sanjam. Čeznem. S poljupcem u tišini. Duboko zarobljenim. U večnoj tamnici. S tragom na koži. Duž prstiju. Onih što ćute dok čitaš o Desankinim „Ožiljcima.“ Sve dok ne zaboli. Uz Šopena i Preludium. Poneki dodir koji se provuče, dok posmatram“ Crvenu tvrđavu.“ Onako setnu. Uzvišenu. Daleku.
Uzimaš gitaru i vraćaš „Sećanje na Alhambru.“
Alhambra
Prevela na italijanski : Slavica Išfan
Hai detto che dovevo lasciarlo andare. Di non cercare di trattenerlo, perché l’amore non conosce l’abbandono. Né bisogno di tenerlo stretto. L’Amore ama la libertà. Quella che unisce. E danza altrettanto bene anche bendata. Lo sconosciuto. In lontananza. Attraverso la nebbia. Sulle punte dei piedi. Di nascosto. Da qualche parte, “tra l’ombra e l’anima” Di Pablo Neruda. Mentre scorre l’ultimo minuto dell’ora.
Mentre sogno. Desidero. Con il bacio nel silenzio. Imprigionato in fondo. Alla cella per sempre. Con la traccia sulla pelle. Lungo le dita. Quelle silenziose, “mentre leggi “Le Cicatrici” di Desanka. Finché non inizia a far male. Con Chopin e Preludium. Qualche tocco fuggitivo mentre osservo “La Cittadella Rossa”. Quella malinconica. Sublime.
Lontana.
Stai prendendo la chitarra e fai tornare in mente “I ricordi di Alhambra”.